Dieta Chetogenica


Dieta Chetogenica


La dieta chetogenica (in inglese ketogenic diet o keto diet) è uno schema nutrizionale:

  • A basso contenuto di calorie (dieta ipocalorica)
  • A basso contenuto percentuale e assoluto di carboidrati (dieta low carb)
  • Ad alto contenuto percentuale di proteine, anche se la quantità assoluta (in grammi) è più spesso di media entità – ricordiamo che gli amminoacidi neoglucogenetici possono venire utilizzati dal fegato per produrre glucosio
  • Ad alto contenuto percentuale di lipidi

Naturalmente la dieta proteica rappresenta un metodo transitorio dopo il quale, gradualmente, è previsto il ritorno ad un corretto stile alimentare, tradizionalmente basato su un accurato bilanciamento fra i vari nutrienti: carboidrati, proteine e grassi. Per questo motivo la dieta chetogenica prevede, alla fine della fase di dimagrimento, una fase di transizione, che deve durare quanto quella di dimagrimento. Questa fase serve a reintrodurre gradualmente tutti gli alimenti prima esclusi e a riattivare il metabolismo per mantenere nel tempo i risultati raggiunti.


Caratteristiche della dieta chetogenica

La dieta chetogenica a scopo dimagrante consiste in una dieta a basso apporto calorico (VLCKD – very low calory ketogenic diet – 800-900 kcal) dove si mantiene una quota di proteine fisiologica per preservare la massa muscolare e si riducono (attenzione, riducono non eliminano) in maniera molto drastica carboidrati e grassi. In questo modo si costringe il corpo a utilizzare i grassi di riserva come fonte di energia grazie a un processo chiamato beta-ossidazione.


La dieta Chetogenica permette il raggiungimento del peso desiderabile in tempi più brevi rispetto alle diete ipocaloriche, senza che si intacchi la massa muscolare. L’apporto giornaliero di proteine è rigorosamente rapportato alle esigenze di ogni singolo individuo: non siamo dunque di fronte ad una dieta iperproteica ma normoproteica, con l’introduzione di proteine ad alto valore biologico.



Quando è indicata la dieta chetogenica


Una delle applicazioni classiche della dieta chetogenica è il trattamento dell’obesità severa in soggetti accuratamente selezionati: i vantaggi sono rilevanti, per la rapidità dei risultati che accresce notevolmente la motivazione, per la riduzione della sensazione di fame tipica della chetosi, per l’effetto di risparmio sul tessuto muscolare e per la maggior aderenza al piano alimentare che risulta in genere molto facile da seguire. La dieta chetogenica si presta anche alla realizzazione di programmi commerciali di dimagrimento: è fondamentale in questo caso che il soggetto sia seguito da un team esperto che comprenda medico e nutrizionista per gestire dieta e dimagrimento senza rischio alcuno per il paziente.


Altro importante ambito d’applicazione è quello legato alla preparazione di soggetti candidati a chirurgia bariatrica e al trattamento di soggetti che richiedano un rapido calo di peso nella preparazione ad interventi chirurgici o nel trattamento di patologie osteo-articolari in cui il peso corporeo abbia un ruolo determinante. Alcuni studi preliminari indicano un possibile ruolo della dieta chetogenica nel trattamento di patologie del sistema nervoso come Parkinson, grazie ad una riduzione dei danni ossidativi a carico delle cellule del SNC, e Alzheimer, grazie alla capacità dei corpi chetonici di ridurre il danno cellulare. Si tratta comunque di ambiti che richiedono ulteriore e approfondita investigazione.


Studi molto promettenti sono quelli riguardanti l’applicazione della dieta chetogenica nel trattamento della sindrome metabolica, dell’iperglicemia, del diabete e della steatosi non alcolica del fegato, con miglioramenti rilevanti nel quadro clinico dei pazienti trattati.


Controindicazioni della dieta chetogenica


La dieta chetogenica è controindicata in una serie di condizioni patologiche particolari:

  • gravidanza e allattamento
  • insufficienza renale
  • insufficienza epatica
  • diabete di tipo I
  • porfiria, aritmie, angina, infarto miocardico recente
  • alcolismo
  • disturbi del comportamento alimentare
  • disturbi mentali

Non paiono fondate le obiezioni all’uso di una dieta chetogenica in soggetti obesi per il timore di un possibile aumento di colesterolo LDL e trigliceridi che, al contrario, nella maggior parte degli studi subiscono una riduzione, assieme al colesterolo totale, con contemporaneo aumento del colesterolo HDL (quello buono) durante la dieta.

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